Più “leoncini” che i leoni indomabili del ’90. Prestazione deludente quella del Camerun, che si sveglia solamente nella seconda parte del match, e dell’interista Eto’o, fuori gara per quasi tutto l’incontro; bravi invece i samurai giapponesi che con il goal di Honda volano in vetta al girone E insieme all’Olanda, fortunata per molti tratti ma alla fine vittoriosa, a pranzo, contro la Danimarca.
Primo tempo sostanzialmente equilibrato e avaro di grandi emozioni. L’unica, e di quelle forti, la regala il Giappone che trova il gol che vale la vittoria finale.
Al 38′ Ottimo lavoro di Matsui a destra: finta e contro finta, cross pennellato sul secondo palo dove Honda, attaccante del CSKA Mosca, sfrutta lo svarione dei difensori africani e batte Souleymanou da due passi (5° centro in nazionale per il centravanti giapponese).
Nella ripresa, avvio sprint degli africani che cercano la via del pareggio. Gran numero di Eto’o (unico spunto del nerazzurro nella gara) che, a destra, va via a tre avversari, entra in area e serve un pallone d’oro a Choupo-Moting. Ma il compagno di reparto, con il piattone, spara incredibilmente sul fondo, sprecando l’occasione del pari.
Ma è solo un fuoco di paglia, perchè il Camerun si ferma di nuovo e il Giappone riparte, rendendosi pericoloso di nuovo con Honda, ma il portiere avversario Souleymanou è attento e blocca l’iniziativa dell’attaccante di Okada.
Passa il tempo, il Camerun prova il tutto per tutto: fuori Makoun e Choupo-Moting, dentro Geremi e il colosso del Friburgo, Idrissou. E’ proprio quest’ultimo a spronare i compagni, con grande determinazione e, a rendersi pericoloso dalle parti di Kawashima in un paio di circostanze; Eto’o invece latita ed è sempre più fuori dalla gara.
Nel finale, un brivido per parte. Dapprima destro di capitan Hasebe dal limite dell’area, Souleymanou respinge come può, arriva Okazaki che colpisce il palo, ma c’è il fuorigioco dell’attaccante.
Poi è il Camerun a dover far conto con i legni. All’85′, infatti, gran bordata dai 30 metri di Mbia, Kawashima immobile viene graziato dalla traversa. Sfortunato il difensore africano, vicino al gol del pareggio.
Nel finale, quando ormai è troppo tardi, la compagine africana sfiora ancora il pari, mettendo sotto il Giappone ma il gol non arriva, bensì il fischio di Benquerenca che decreta la vittoria dell’undici del Sol Levante.
IL MIGLIORE: Honda (GIA).
IL PEGGIORE: Eto’o (CAM).
Giappone (4-5-1): Kawashima 6.5, Komano 6, Nakazawa 6, Tanaka 6.5, Nagamoto 6, Endo 6, Abe 6, Hasebe 6 (35′st Inamoto sv), Okubo 6 (43′st Yano sv), Matsui 7 (24′st Okazaki 6), Honda 7. Kawashima 6.5; A disposizione: Narakazi, Yawaguchi, Uchida, S.Nakamura, Tamada, Iwamasa, K.Nakamura, Konno, Morimoto. C.T.: Okada 6.5.
Camerun (4-3-3): Souleymanou 6.5; Assou-Ekotto 6, Bassong 6, Nkolou 6, Mbia 6; Enoh 5.5, Makoun 5.5 (31′st Geremi sv), Matip 5.5 (18′ st Emana 6); Choupo-Moting 5 (31′st Idrissou 6), Webo 5, Eto’o 5. A disposizione: Kameni, Assembe, R.Song, A. Song, N’Guemo, Geremi, Bong, Chedjou, Idrissou, Mandjeck, Aboubacar. C.T.: Le Guen 5.5.
Arbitro: Olegario Benquerenca (Portogallo).
Marcatore: 39′ Honda (G).