Robben-Sneijder, Olanda nei quarti, Vittek orgoglio slovacco

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È un’Olanda che non ruba l’occhio ma che continua a vincere quella che a Durban conquista la sua quarta vittoria in altrettante gare (unica insieme all’Argentina), ottenendo soprattutto il meritato pass per i quarti. Gli orange sono lontani dalla tradizione del calcio totale, ma sono diventati terribilmente cinici e spietati.
Gioca quasi all’italiana questa Olanda, sfruttando un centrocampo molto solido e ripartenze micidiali. Del resto quando si hanno giocatori come Robben diventa tutto terribilmente più semplice. Nulla da fare quindi per la Slovacchia che sognava un’altra impresa dopo aver sbattuto fuori l’Italia. Gli slovacchi escono però sicuramente a testa alta, dopo aver disputato comunque un buon incontro, facendo soffrire l’undici di Van Marwijk nella ripresa.
In quello che doveva essere il nostro ottavo di finale, la Slovacchia parte bene, disposta in campo con il solito 4-2-3-1 con Hamsik che torna sulla linea mediana, lasciando al figlio del Ct Weiss la zona più avanzata. In campo dall’inizio il recuperato Robben per l’Olanda al posto di Van Der Vaart, la differenza c’è e si vede.
Gli slovacchi comunque iniziano bene, giocando senza timori e con grande personalità. Pressing alto e scambi veloci provocano qualche piccola apprensione agli olandesi. Il primo a provarci già al 1’ è Jendrisek dalla distanza, sfera alta. Prova a rispondere subito l’Olanda con la conclusione di Sneijder che sorvola abbondantemente la traversa.
Gli slovacchi insistono e stavolta è Hamsik a calciare in porta, pallone a lato non di molto. Il buon inizio slovacco, suona da sveglia per gli olandesi che con Snejider al 6’ vanno vicini al gol, bravo Mucha a parare. L’undici di Weiss risponde subito con l’ottimo Kucka, progressione e diagonale dal limite a lato però di molti metri.
Per sbloccare la partita ci vuole allora un’invenzione di Robben. È lui a squarciare la gara al 18’ togliendo le castagne dal fuoco agli olandesi. Facile quando si ha uno così, basta dargli il pallone; ed è quello che fa Sneijder al 18’, lancio lungo per l’esterno del Bayern, progressione impressionante e, arrivato al limite, solito rientro sul sinistro e tiro nell’angolino basso alla sinistra di Mucha. Gran gol, ma ingenui i difensori slovacchi, lo sapevano anche i muri che sarebbe rientrato sul sinistro.
Dopo il gol l’Olanda gestisce agevolmente, rallentando i ritmi. La Slovacchia ci prova con determinazione ma non punge. Anche l’Olanda però non si fa più viva dalle parti di Mucha, se non con Van Persie al 43’, deviazione volante a lato su cross di Van Bommel.
Il primo tempo si chiude qui e sembrerebbe anche la partita, soprattutto perché ad inizio ripresa è ancora Robben a fare il bello e cattivo tempo. Prima solito taglio da destra verso il centro e rasoterra verso il secondo palo, bravissimo questa volta Mucha a deviare in angolo. Portiere slovacco bravo e fortunato al 5’ quando respinge di faccia la deviazione ravvicinata di Mathjisen su assist del solito Robben.
L’Olanda ha in pugno la partita ma non la chiude. E allora la Slovacchia, dopo aver sofferto e rischiato grosso, torna avanti creando tre ottime occasioni. Prima è Stoch servito da Hamsik a rientrare sul destro in piena area, splendida la risposta di Stekelemburg in angolo. Al 20’ è invece clamorosa la palla gol sciupata da Vittek; bell’azione in verticale degli slovacchi, con Kucka a servire in piena area tutto solo il castigatore degli azzurri che ha tutto il tempo per prendere la mira, ma questa volta spara addosso al portierone olandese.
La Slovacchia ci crede e insiste contro un’Olanda in sofferenza e al 27’ è ancora Vittek a calciare alle stelle in piena area. Si mangia le mani Weiss anche perché a cinque dal termine, dopo un gran tiro di Kuyt parato da Mucha, l’Olanda chiude la pratica. Undiano Mallenco, pessimo come al solito, vede un fallo inesistente di Skrtel su Huntelaar. Punizione battuta in fretta dagli olandesi per Kuyt che, dopo aver dribblato Mucha in avventurosa uscita, serve con intelligenza Snejider arrivato a rimorchio, due a zero comodo.
Slovacchia al tappeto, ma orgogliosa nel finale che la vede in avanti, rischiando di prendere la terza rete con Elia e Afellay, ma meritatamente in gol al 93’. Fallo di Stekelemburg su Jacubko (in realtà è più lo slovacco a cercare il rigore), Mallenco fischia il penalty che Vittek trasforma, togliendosi quanto meno la soddisfazione di salire a quota 4 in classifica cannonieri, in testa insieme ad Higuain. Subito dopo infatti arriva il fischio finale, l’Olanda è tra le prime otto, in attesa del Brasile.

OLANDA – SLOVACCHIA 2-1
OLANDA (4-2-3-1): Stekelemburg 7; Van Der Wiel 6, Mathijsen 6.5, Heitinga 6, Van Bronckhorst 6; Van Bommel 6.5, De Jong 7; Kujt 7, Snejider 7 (47’st Afellay sv), Robben 8 (26’st Elia 6); Van Persie 6 (35’st Huntelaar sv). All.: Van Marwijk 7.
SLOVACCHIA (4-2-3-1): Mucha 7; Pekarik 6, Skrtel 6, Durica 5.5, Zabavnik 5 (43’st Jacubko sv); Kucka 7, Hamsik 6 (43’st Sapara sv); Stoch 6.5, Weiss jr 6.5, Jendrisek 5 (26’st Kopunec 5.5); Vittek 5.5. All.: Weiss sr 6.5.
ARBITRO: Undiano Mallenco (Spa) 5.
MARCATORI: 18’pt Robben, 37’st Snejider (O), 48’st rig. Vittek (S).