Si può ancora credere nel calcio, dopo le allucinanti rivelazioni di quest’estate? Dopo il perdurare di comportamenti che di sportivo non hanno pressochè nulla?
Da appassionato cronista di questo sport e studioso della sua storia dalle origini, sembra proprio che non si riesca mai a imparare dagli errori passati. Che nessuna società, in nessuna epoca riesca ad essere immune da scandali e nefandezze assortite.
E’ con grande amarezza che scrivo queste righe, non perchè io caschi dal pero o sia un perenne illuso che prima o poi possa tornare una purezza dei valori dello sport, probabilmente mai conosciuta e avvertita nel mondo del calcio, a differenza ad esempio di quello che accade nel volley o nella pallamano.
La giostra continuerà a girare, passerà anche questa (ennesima) bufera, e poi staremo tutti ad ammirare le gesta di Messi, le accelerazioni di Ronaldo o la vigoria del calcio inglese. Che senso avrebbe esaltarsi ancora per le partite del campionato italiano, quando alcuni atleti, nemmeno pochi, giocano a far perdere la propria squadra, scommettendo sulla sconfitta, prendendo così per i fondelli le vere vittime della situazione tragicomica creata: i tifosi.
Sulle società non mi pronuncio… saranno anche responsabilità oggettive ma se un mio dipendente mi sputtana a tal punto e mi arreca un danno talora incalcolabile, come mi dovrei comportare? (segue)
Chi crede ancora in un calcio pulito?
29 Luglio 2011 by Leave a Comment
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